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Qual è la ricetta perfetta per combattere il razzismo, secondo voi?
Io non so se ne esiste una, ma la mia è sempre stata la cultura, la conoscenza, i libri. Per questo, ho recuperato questo titolo di Edizioni Alegre, scoperto un paio d’anni fa al @salonelibro. Anina ha 26 anni, ed è rom. Oggi studia alla Sorbona per diventare magistrato. Prima di riuscirci però ha conosciuto i terribili viaggi per migrare dalla Romania, gli squallidi campi nomadi italiani, la miseria, la necessità di chiedere l’elemosina per strada, gli insulti dei passanti e poi dei compagni di classe.
In questo libro intenso e coinvolgente – che in Francia ha venduto oltre diecimila copie – trova il coraggio di raccontare la sua storia in prima persona.
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Questo libro è per chi non ha mai voglia di cedere ai pregiudizi, è convinto che si debbano contrastare sempre, crede che l’unico modo di combatterli sia conoscere.
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«Quando domani per strada incrocerete una signora con la schiena curva, con un cartello di cartone sulle ginocchia, quando vedrete che accanto a lei c’è seduta una bambina dai capelli lunghi e neri, non giudicatela, non insultatela, non picchiatela. Ho vissuto tutto questo e ne sono stata segnata a vita. Ma oggi, davanti a me, ci sono le porte della Sorbona che si aprono.» da Sono rom e ne sono fiera di Anina Ciuciu, Edizioni Alegre.
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Voi leggete ancora Topolino?
Questo post è un omaggio alla mia infanzia.
Leggevo Topolino solo in estate, alle elementari, quindi associo questo giornalino ai momenti più spensierati della mia vita. Sotto l’ombrellone, c’era Topolino. Da nonna, c’era Topolino. Nelle noiose mattine in casa, c’era Topolino. C’erano le sue sorprese, i giochini enigmistici, le rubriche e i disegni che inviavo alla redazione. Ammetto che mi ha fatto un certo effetto scoprire che ha già 70 anni: per me ne dimostra a malapena 20! :)
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Auguri Topolino, lunga vita a te! ❤️
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#wrapup Maggio
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Ecco il recap mensile delle mie letture ahimè non ho letto quanto avrei voluto ma tutto sommato non è andata poi così male
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Dal basso verso l’alto:
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Qualcuno con cui correre di Grossman, mi ha dimostrato che leggere un buon libro può ancora emozionare.
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La bastia nel cuore della Comencini (ve né parlerò approfonditamente prossimante) prende quota troppo tardi per i miei gusti.
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Mancarsi di Diego De Silva è una perla di 88 pagine.
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E voi cosa avete letto questo mese?
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Giugno a noi due
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LETTURA DEL GIORNO
Dagli Atti degli #Apostoli
At 4,13-21
In quei giorni, i capi, gli anziani e gli scribi, vedendo la franchezza di Pietro e di Giovanni e rendendosi conto che erano persone semplici e senza istruzione, rimanevano stupiti e li riconoscevano come quelli che erano stati con #Gesù . Vedendo poi in piedi, vicino a loro, l'uomo che era stato guarito, non sapevano che cosa replicare.
Li fecero uscire dal sinedrio e si misero a consultarsi fra loro dicendo: «Che cosa dobbiamo fare a questi uomini? Un segno evidente è avvenuto per opera loro; esso è diventato talmente noto a tutti gli abitanti di #Gerusalemme che non possiamo negarlo. Ma perché non si divulghi maggiormente tra il popolo, proibiamo loro con minacce di parlare ancora ad alcuno in quel nome».
Li richiamarono e ordinarono loro di non parlare in alcun modo né di insegnare nel nome di Gesù. Ma Pietro e Giovanni replicarono: «Se sia giusto dinanzi a Dio obbedire a voi invece che a Dio, giudicatelo voi. Noi non possiamo tacere quello che abbiamo visto e ascoltato». Quelli allora, dopo averli ulteriormente minacciati, non trovando in che modo poterli punire, li lasciarono andare a causa del popolo, perché tutti glorificavano #Dio per l'accaduto
#donandreasimone #adunoaduno #letturadelgiorno
Esiste un tema più vasto, complesso e personale della maternità? Probabilmente no, e infatti i racconti sul tema si sprecano. Che sia un desiderio condiviso o ‘solitario’, che non lo sia affatto o che sia paura, difficoltà o gioia infinita, diventare madri è qualcosa di al contempo facile e complicato. Su @conoscounposto vi suggerisco dei titoli per riflettere sul tema. (Link in bio.)
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Per esempio: avete mai pensato che il non voler diventare madre possa essere considerato un po’ come non aver mai sognato di diventare un atleta olimpionico? Lina Meruane decisamente sì, e in questo breve saggio affronta una delle questioni più importanti, ma meno trattate dei nostri tempi: la pressione sociale sulle donne che rifiutano la maternità. L’autrice sostiene che avere un talento o una inclinazione non ci costringa a svilupparla e, di conseguenza, si scaglia contro i figli ‘a tutti i costi’. Il punto di vista è originale e c’è solo un modo per scoprire se siamo d’accordo con lei: leggere fino all’ultima pagina.
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“L’insistente ticchettio del dettame sociale: ormoni e sermoni sulla riproduzione si sommano, facendo sì che la maternità come obbligo diventi difficile da evitare.” da Contro i figli di Lina Meruane, @lanuovafrontiera edizioni.
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Si avvicina il #25aprile.
È il momento perfetto per scoprire nuovi libri sui #Partigiani e sulla #Resistenza. Io ho apprezzato molto #unaquestioneprivata di Fenoglio, anche se non ho ben capito se il finale mi sia piaciuto o meno.
Sparatemi qualche titolo!
PS. Nel mio canale trovate un nuovo videogiornale: parliamo del perché celebriamo il 25 aprile, della differenza tra partigiano e comunista e del perché #Salvini sia un puzzone ignorante.
LINK IN BIO. #bellaciao
21 LEZIONI PER IL XXI SECOLO
Questa è il terzo saggio di Harari che viene pubblicato dopo Homo Deus e Da animali a dei per Bompiani.
Di cosa ci parla? Raccoglie 21 questioni che riguardano la nostra epoca come la questione ambientale, il terrorismo, la globalizzazione, il ritorno dei nazionalismi e la crisi dello stato liberale, ma non solo sviluppa anche alcune riflessioni sulle intelligenze artificiali, ma anche sulla disinformazione e tanto tanto altro.
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Harari si interroga su tante questioni complesse, ma forse il quesito più difficile da ipotizzare riguarda noi: la specie umana come affronterà questi cambiamenti? Sarà in grado di decifrarli? Quale sarà il suo spazio nel mondo?
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Harari non vi dà delle risposte, ogni tanto qualche consiglio, ma non vi rivelerà nessun mistero della fede. È il bello di questo libro sta proprio in questo, vi farà pensare alla velocità di sviluppo delle IA e vi angoscierete al pensiero che nel 2050 sarete ancora vivi e vegeti e le IA probabilmente vi conosceranno meglio di voi stessi; vi sentirete impotenti qualche volta, ma più spesso si accenderà la scintilla. Vi verrà voglia, spero, di interrogarvi, di conoscervi...
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Avendo preso il libro in biblioteca (Jaro di @adrenalibri è molto contento), dovrò restituirlo, ma ambisco a comprarne una copia perché ho bisogno di poterlo consultare, non appunto per avere le risposte, ma per sapere di avere una bussola a disposizione da poter consultare in caso di sconforto.
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GIORNATA DEL LIBRO
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Per la Giornata Mondiale del Libro ho pensato ad un libro che parla di libri e che attraversa più di duemila anni di letteratura.
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“Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno” di Ella Berthoud e Susan Elderkin è un manuale di medicina letteraria, poiché prescrive per ogni patologia il rimedio più efficace per curarsi o semplicemente consolarsi da ogni malanno.
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Si chiama libroterapia e consiste nel risolvere ogni problema fisico o mentale con pillole di Murakami, pomate di Arto Paasilinna e balsami di Zola. La cosa più figa è che non ha controindicazioni.
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Il lunedì mattina vi svegliate con il peso di un monolite che preme sul petto? Allora leggete “La signora Dalloway” di Virginia Woolf e fatevi cogliere dall’amore per la vita di Clarissa.
Soffrite di claustrofobia? Nessun problema. Basta leggere “La piccola casa nella prateria” di Laura Ingalls Wilder e vi troverete davanti a enormi praterie dove il vento muoverà l’erba e cenerete all’aperto, mentre le note del villino di Pa salgono verso il cielo stellato.
Fate abuso di droghe? Vi passerà la voglia di farne uso dopo avere letto “Trainspotting” di Irvine Welsh dove viene illustrata la morte di una bambina che asfissia mentre i suoi genitori sono privi di coscienza.
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Molto spesso i romanzi sono stati per me un rimedio contro la tristezza, l’ansia o la mancanza di autostima. Funzionano. Sempre.
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E voi, avete un romanzo che vi ha aiutato a superare un periodo difficile?
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