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Cui prodest? Siamo indignati di fronte alla notizia della revoca della scorta al giornalista #SandroRuotolo, da sempre impegnato in inchieste su mafie e corruzione. Su di lui pende una condanna a morte del boss dei Casalesi Michele Zagaria.
Avere la scorta non è un privilegio, è un mezzo necessario per chi è in prima fila nel raccontare il fenomeno mafioso per poter esercitare la propria professione. Per caso la #camorra è stata debellata e non ce ne siamo accorti?
Ministro #Salvini, riassegni la scorta a Sandro Ruotolo!
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Si apre questo quarantunesimo anniversario con tante, intensissime emozioni. Ma sopratutto con contenuti. “La qualità della democrazia di un Paese, dipende dal grado di autonomia e indipendenza dei giornalisti”. Sostenere e supportare chi quotidianamente, anche a scapito della propria libertà, lavora per garantire ad ognuno di noi un’informazione più libera e trasparente, è il modo migliore per scegliere di essere liberi.
Grazie di tutto @pborr @saruotolo
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Il nostro Appello:
Chiediamo alle autorità competenti di riesaminare il caso, in quanto, a causa delle inchieste degli ultimi anni, Sandro Ruotolo è divenuto uno dei bersagli principali della Camorra.
La scorta non è mai un privilegio, ma può essere un aiuto concreto per le persone che vivono in situazioni particolari come queste. Lo Stato dimostri con fatti concreti, di stare accanto a tutti i giornalisti che ogni giorno rischiano la vita sognando un giornalismo libero.
@saruotolo
#sandroruotolo
Conobbi circa venti anni fa #SandroRuotolo, ai tempi della #Sinistragiovanile. Con lui organizzai alcune iniziative in provincia #Ancona. Ha fatto la storia del #giornalismo di inchiesta. Gli è stata revocata la protezione. Non aveva la scorta per vezzo o capriccio ma perché gravemente minacciato dalla #camorra #iostoconsandro #antimafia
Giornata Regionale dell’ Impegno contro le MAFIE e in ricordo delle vittime.
Questa mattina ho avuto l’onore di rappresentare il Presidente di @regione_lombardia #attiliofontana @fontanaufficiale al convegno contro le mafie e in ricordo delle sue vittime. Grazie al Presidente del Consiglio Regionale @alefermi alla Presidente Commissione antimafia @fortemonica73 e grazie a @saruotolo #sandroruotolo e #nandodallachiesa per le loro testimonianze.
#formazione #istruzione #lavoro
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"Voglio soltanto fare osservare che senza la scorta non potrei più fare il mio lavoro. Solo così so fare il giornalista. Stare sui territori, raccontare, intervistare, cercare la verità. Vorrei continuare a poterlo fare". Sandro Ruotolo, che vive sotto scorta dal 2015 a causa di minacce di morte provenienti dal clan camorristico dei Casalesi, non sarà più protetto dalle forze dell’ordine dal 15 febbraio. A sentenziarlo una nota del Viminale.
Sandro non è il primo e non sarà l'ultimo dei giornalisti sotto attacco mirato di una politica che si fa sempre meno scrupoli e che colpisce solo chi le conviene: temiamo che non sia un caso che Ruotolo fosse anche il giornalista che si è occupato della 'Bestia',il dispositivo propagandistico della Lega di Salvini.
Stiamo con Sandro. Chiediamo che la scorta gli venga riassegnata immediatamente.
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